Prontezza [readiness, rise time]

  La prontezza e', di solito, una caratteristica dello strumento di misura, legata al tempo necessario affinche' questo risponda ad una variazione della grandezza in esame (variazione superiore alla sensibilita').

  Per alcuni strumenti, quanto minore e' questo tempo, detto tempo caratteristico, tanto maggiore e' la prontezza, mentre per altri la prontezza e' rappresentata dal tempo impiegato dallo strumento per dare la risposta, stabile.

  In generale la prontezza [rise time, but you can read time constant or response time] rappresenta la rapidita' con cui lo strumento e' in grado di fornire il risultato di una misura.

  Nel caso in figura la linea continua blu e' l'andamento del parametro ambientale come viene prodotto da una qualche variazione. Abbiamo montato un sensore (un trasduttore di temperatura-mV, per esempio) e la linea rossa e' la lettura fatta dallo strumento. Notiamo che questo strumento non va proprio bene per questo compito, il fenomeno fisico varia troppo in fretta.

  Durante le lezioni e' stato mostrato un NTC. Abbiamo letto la variazione di resistenza (Kohm) al variare della temperatura ambiente e scoperto che era "lento". Dal file di campionamento, ogni secondo, si puo' estrarre una parte che analizza la prontezza, qui di seguito.

  Analizzando la prontezza dei trasduttori si scopre che il "rise time" descritto da molti autori non e' esattamente definito, e neanche i costruttori di sensori e trasduttori sono daccordo. Come visto a lezione uno dei parametri piu' informativi e' il tempo per passare dal 10% al 90% della risposta.

  Alcuni autori poi consigliano di moltiplicare per 3 questo valore ed ottenere il tempo fra due letture (lettura dopo una stabilita' del 99%).

dal grafico qui sopra va calcolato il rise time del NTC

  Nella lezione faremo qualche accenno ai teoremi che permettono di calcolare quale deve essere la prontezza di uno strumento di misura, necessitando pero' una vasta conoscenza del fenomeno fisico sotto analisi.