Blind, double blind

  Nel campionamento sono moltissime le alterazioni che l'operatore e/o il chimico analitico possono inconsapevolmente applicare al singolo campione. Uno dei metodi per limitare gli effetti anche inconsapevoli e' l'ignoranza. Se un chimico non sa quale fra i campioni che gli pervengono fa parte del gruppo A, quale del gruppo B e quale del Materiale di Riferimento sara' piu' facile ottenere risultati affetti tutti dallo stesso tipo di errore, casuale.

  Scusate la banalizzazione ma cerchiamo di spiegare in breve queste due importanti tecniche.

  Esiste una tecnica dell'analisi cieca in cui l'analista conosce il protocollo di campionamento ma non e' a conoscenza del contenuto dei singoli campioni. I singoli campioni sono numerati progressivamente senza riferimento diretto al vero nome del campione da parte dell'operatore che campionera' e dimentichera'.

  In italiano tecnica del doppio cieco. Bisogna costruire un sistema con tre competenze diverse ognuna all'oscuro di quanto fa l'altro.

• La prima figura e' il campionatore che deve solo eseguire l'estrazione dei campioni dalla popolazione rispettando un protocollo in cui non e' spiegato nulla salvo quali campioni prelevare (il terzo, il dodicesimo, ecc.), come fare il prelievo, come conservare e spedire.
• La seconda figura e' addetta a svolgere le misure, non conosce la storia, la provenienza, la classificazione dei campioni, (non sa se la malattia si riferisce a uomini, donne, bambini, di che nazionalita' e condizione sociale, ecc.) ma associa al numero di inventario la misura (le misure ripetute n. volte su quel campione!)
• La terza figura e' l'esperto che ha prodotto il protocollo per il campionamento, che non puo' influenzare ne' l'estrazione dei campioni, ne' l'analisi. Ad esso pervengono i dati dal primo e dal secondo soggetto e puo' cosi' elaborare i dati.

  Spesso per controllare "la qualita'" dei dati prodotti dalla seconda figura qui sopra descritta si aggiungono agli oggetti provenienti dal campionamento alcuni materiali di riferimento (molto simili ai campioni) oppure si divide un campione in due. Tutti questi nuovi "oggetti" devono essere etichettati in modo identico agli altri e "nascosti" all'interno dei veri campioni. Alcuni definiscono questa tecnica come 2+1/2.

  Con questo ultimo metodo, dopo l'analisi, si avranno percio' strumenti matematici per controllare la riproducibilita', l'accuratezza, la ripetibilita' delle misure.