Campionamento a scelta ragionata [purpositive sampling]

  Metodo con cui l'operatore seleziona i campioni che appaiono utili alla ricerca ed ignora quelli che ritiene senza informazione.

  Campione costruito in modo da assomigliare, per alcune caratteristiche fondamentali (per esempio, in un'indagine su popolazioni umane, per il sesso, l'eta', la professione, etc.) alla popolazione statistica che si vuole rappresentare. Le informazioni sulla struttura della popolazione devono essere note a priori.

  Si tratta di metodi piuttosto arbitrari da impiegare soprattutto negli studi comparativi di situazioni tipiche non altrimenti rilevabili. Per fare una scelta ragionata bisogna conoscere gia' in precedenza la distribuzione della popolazione.

  Incredibilmente questo disegno e' usatissimo nel campionamento di reperti antichi in cui, per le analisi con tecniche distruttive, si possono prelevare solo pochi campioni. E' quindi necessaria una conoscenza approfondita dell'opera per sperare in un minimo di rappresentativita'.

  Spesso gli "esperti" scelgono di campionare con questa tecnica avendo gia' in mente il risultato; cioe' sprecando tempo, soldi, risorse umane, reperti per confermare ipotesi che sono autoreferenziali. Il campionamento a scelta ragionata puo' di certo diminuire di molto il numero di campioni ma non fornisce, in genere, informazioni superiori ai "ragionamenti" che lo hanno prodotto.

  Di contro questo disegno e' usato spesso per le misure ambientali, per posizionare centraline di monitoraggio in una citta', per scegliere punti da campionare in un lago. Se questo scelta e' fatta da una equipe multidisciplinare di ricercatori puo' anche portare a buoni risultati.