Rome University, La Sapienza Chemistry Department Rome, Italy, Europe |
Dr. Giovanni Visco il campionamento statistico nei beni culturali e nelle analisi ambientali, tipi e definizioni. Gennaio 2003 |
Corso di Laurea in: Scienze Applicate ai Beni Culturali ed alla Diagnostica per la loro Conservazione Corso di laurea in: Chimica Ambientale |
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E' detto anche probabilistico, o casuale, o statistico. Si definisce cosi' il campionamento nel quale, ad ogni unita' della popolazione, e' attribuita una probabilita' positiva e nota di far parte del campione.
Se ben eseguito elimina le deviazioni consapevoli o inconsapevoli introdotte dagli operatori (dette bias), vedere anche blind e double blind.
Tutti gli oggetti devono avere la stessa probabilita' di essere estratti.
L'applicazione delle tecniche di selezione casuale del campione e' finalizzata all'ottenimento dell'indipendenza del campione da qualsiasi variabile interna o esterna all'indagine, compreso, in particolare, il bias di colui che sta predisponendo il campione.
Per la scelta, numerica, di quale oggetto selezionare si puo' far uso delle tavole di numeri casuali o generarli al computer.
Attenzione che generare numeri veramente casuali e' molto difficile, un buon metodo e' quello dell'urna e delle palline, come le italiane estrazioni del lotto.
Facciamo un esempio plausibile. Ritrovata una nave romana affondata nel I o II secolo dopo Cristo, trasportava olio di oliva e altre derrate alimentari nelle tipiche anfore Dressel.
Magari non proprio come il carico di anfore italiche del II secolo a.C. trovate in vicinanza dell'isola di Filicudi. Ora al museo di Lipari.
Due sono di solito i metodi chimici per riconoscere la provenienza del carico: analizzare le eventuali tracce di olio rimaste nei pochi contenitori sigillati e che hanno resistito per 20 secoli; analizzare i componenti della terracotta, Ca, K, Mg, Si, Al, ecc. dei contenitori stessi (che spesso riportano anche un marchio di fabbrica, bollo).
Se decidiamo di analizzare l'anfora due variabili sono da considerare prima del campionamento: il numero delle anfore e' molto elevato; la tecnica di analisi scelta (utilizziamo un ottimo Graphite Furnace Atomic Absorption Spectrometer, GFAAS) e' distruttiva e necessita di qualche grammo di campione.
Nel totale delle anfore recuperate bisognera' individuare alcuni oggetti da sottoporre a prelievo e a indagine chimica. Necessitiamo di un disegno di campionamento.
Poniamo che siano necessari 3 grammi per una analisi. Una volta individuati gli oggetti (l'anfora) necessita un secondo disegno di campionamento per sapere dove prelevare n. volte 3 grammi.
Otteniamo cosi' quanto richiesto per una indagine che dia risultati rappresentativi e cioe':
Si potrebbe aggiungere un punto 4 in cui e' importante anche la profondita' del prelievo per una valutazione degli elementi costruttivi; nelle anfore ci sono spesso tre strati, uno di materiale strutturale, uno impermeabilizzante interno, uno di abbellimento esterno.
Ed ora continuiamo con i disegni di campionamento.
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