Rome University, La Sapienza Chemistry Department Rome, Italy, Europe |
Dr. Giovanni Visco Programmi, orari, esercitazioni |
Corso di Laurea in Scienze Applicate ai Beni Culturali ed alla Diagnostica per la loro Conservazione |
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Questa pagina non vuole e non puo' sostituire la lezione ed assolutamente non puo' sostituire il laboratorio ma e' stata scritta per aiutare gli studenti ad inquadrare meglio l'esercitazione teorico/pratica.
i pigmentiChe il mondo dell'arte sia, e sia stato, a colori non e' scoperta di oggi, di Keith Haring o di Mondrian, ma l'arte era a colori gia' per gli uomini preistorici, per le prime civilta' cinesi o nate fra il Tigri e l'Eufrate come ci ricorda una bella mostra al Vaticano gia' piu' volte citata, I Colori del Bianco. (le foto .JPG sono di circa 430 KBytes)
parte della nostra collezione di pigmenti |
Dato che i pigmenti sono di solito terre, ossidi o minerali percio' praticamente insolubili se vogliamo simulare la possibile dissoluzione dovuta ad un dilavamento di decenni se non di secoli bisogna fare di tutto per portare in soluzione le quantita' pesate. L'obiettivo percio' e' misurare lo spettro di assorbimento di una "soluzione" cosi' ottenuta.
Come per una parte dell'esercitazione precedente anche in questa useremo per preparare le varie soluzioni utilizziamo non la normale acqua distillata disponibile per il Dipartimento ma la sottoponiamo ad un'ulteriore processo di purificazione.
lo strumento misura la conducibilita' dopo il passaggio attraverso le resine |
Come sapete la conducibilita' misura la quantita' di ioni presenti nella soluzione, non misura la presenza di specie non cariche come gas, sostanze organiche, ma per questo noi utilizziamo in ingresso alle resine acqua distillata (cioe' ebollizione e ricondesazione).
Per ottenere soluzioni a concentrazione nota e' stata utilizzato il metodo della pesata diretta. Per tutti i pigmenti utilizzati sono stati pesati 40 mg da sciogliere in un litro di questa acqua.
Abbiamo usate dei vecchi matracci da 200 mL in classe B che possiamo "maltrattare". I matracci NON sono stati portati a volume ma "sotto al collo" per lasciar spazio all'ancoretta magnetica ed agli ultrasuoni. Questa volta non era necessaria un'accuratezza nella concentrazione in quanto con questa quantita' di certo non sara' possibile la completa dissoluzione.
In uno degli anni precedenti abbiamo usato 10 pigmenti, troppi per una esercitazione, questa volta ne usiamo solo 3 i seguenti: Terra Verde, Blu Ercolano, Blu Oltremare. Abbiamo gia' detto che sono stati pesati circa 40 mg/L.
i nostri 3 pigmenti sull'agitatore magnetico multiplo |
Per iniziare il tentativo di dissoluzione poniamo nei matracci una ancoretta magnetica ricoperta in teflon e per 24 ore su di un agitatore magnetico multiplo, come in figura. L'agitatore e' un poco particolare visto che e' senza parti in movimento e puo' lavorare 24h.
Il giorno dopo si nota ancora del corpo di fondo praticamente in ognuno dei 3 matracci. E' necessario un altro metodo per tentare la dissoluzione, gli ultrasuoni. I matracci sono posti in un bagno ad ultrasuoni, 2 alla volta, termostatando a 30 gradi, per 30 minuti, con frequenza di 24 KHz (che produce la risonanza nei matracci). Alternandoli due a due per tre volte.
un vecchio bagno con termostato, frequenza ed ampiezza variabile |
Ancora si vede bene il corpo di fondo. Poniamoli ora su una piastra di agitazione orbitale, come quella qui sotto. Sempre per 24 ore regolando l'agitazione fino al massimo ammesso dal peso dei matracci.
i nostri 3 pigmenti sull'agitatore magnetico multiplo |
Dopo l'agitatore magnetico, il bagno ad ultrasuoni, lo scuotitore orbitale rimane ancora gran parte del pigmento non disciolto. Passiamo ancora una volta nel bagno ad ultrasuoni, 24KHz, 30 gradi, per trenta minuti, due alla volta. Concludiamo con una lunga agitazione a mano e portiamo a volume dopo aver estratto l'ancoretta (Come? Potrebbe essere una buona domanda).
due delle soluzioni di pigmenti, con ancora del precipitato |
E' normale i pigmenti sono di solito terre, ossidi metallici, o minerali triturati, percio' quasi insolubili in acqua distillata. Questo e' un bene in quanto una volta incorporati in affreschi o in leganti sono praticamente insolubili, pero' .....
Ricordiamo che abbiamo prestato attenzione a vari aspetti della prova per ottenere risultati con un qualche significato. Abbiamo gia' parlato della qualita' dell'acqua distillata da usare che deve avere il minor contenuto di sali e sostanze organiche. Un parametro da controllare e' la temperatura che deve essere costante per tutta la serie di misure allo spettrofotometro, sia per il campione sia per il bianco. A tal scopo le soluzioni sono state poste vicino allo strumento la sera prima, insieme ad un matraccio pieno dell'acqua con cui sono state preparate.
Cuvette 100mm, Spectrosil QS, con apposito portacuvette |
Con lo stesso spettrofotometro, e con gli stessi parametri visti nella esercitazione 1 abbiamo ottenuto gli spettri ed i dati qui di seguito presentati.
UV-Vis, spettro comulativo dei 4 pigmenti | solo il visibile, espanso |
Senza farvi perdere tempo per leggere e confrontare i valori ecco qui di seguito una tabella dell'assorbanza dei picchi dei 4 pigmenti, con il calcolo dell'area (linea di base rifatta prima di ogni misura!).
pigmento | mg/L | nm | Abs | nm | Abs | nm | Abs | nm | Abs | area, u.a. 190-900nm |
area, u.a. 400-800nm |
pH della soluzione |
Nero d'Avorio | 56.5 | 195.5 | 0.252 | 25.4 | 8.7 | 6.9 | ||||||
Rosso Cadmio Laccato | 61.4 | 195.5 | 1.480 | 413.5 | 0.062 | 507.8 | 0.084 | 80.1 | 18.7 | 7.8 | ||
Blu Ercolano | 52.4 | 196.0 | 1.720 | 324.8 | 0.124 | 614.4 | 0.059 | 711.8 | 0.056 | 82.2 | 14.1 | 6.8 |
Terra di Siena Naturale | 55.8 | 194.7 | 0.601 | 82.4 | 28.5 | 7.0 |
Facciamo alcune considerazioni:
E per finire sembra che i pigmenti un pochino siano solubili se disciolti da soli in acqua distillata e il fenomeno di dilavamento e' possibile anche se mitigato dal supporto e dalle reazioni chimiche con esso. Quanto fatto non basta pero' per fare una misura quantitativa.
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