Rome University, La Sapienza
Chemistry Department
Rome, Italy, Europe
Dr. Giovanni Visco, April 2003
Cenni di statistica. Distribuzioni, Gauss, Student, Beta, ... Parametri: media, mediana, moda, percentili, kurtosi, outlier, ...
Corso di Laurea in: Scienze Applicate ai Beni Culturali ed alla Diagnostica per la loro Conservazione
Corso di laurea in: Chimica Ambientale
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Istogramma oppure grafico a barre [bar charts or histogram?]

istogramma

  Al contrario dell'istogramma [histogram] che viene usato solo da veri statistici che ne capiscono i limiti e le potenzialita' si vede spesso rappresentato il grafico a barre. In un vero istogramma, qui sopra rappresentato, la classe ha una larghezza variabile e la numerosita' e' l'area della barra. Per esempio la quarta barra raccoglie i valori maggiori di 93.5 e minori di 95.5 (larghezza 2), l'altezza e' pari a 5. La numerosita' di questa classe e' 2x5=10 oggetti.

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  Tornando ai grafici a barre [bar chart] ne esistono almeno due, quello qui sotto rappresentato che e' stato disegnato con difficolta' con un comune foglio elettronico, e quello piu' in basso che e' meglio definire "barre in sequenza".

grafico a barre

  Nel grafico a barre le classi hanno tutte uguali ampiezze, il valore centrale della classe e' il centro della barra sull'asse X, la larghezza della barra (tutte uguali) e' rappresentata dall'ampiezza della classe riportata sull'asse X, l'altezza e' la numerosita' della classe (i valori misurati) riportata sull'asse Y.

grafico a barre

  Purtroppo questo e' il grafico che TUTTI i fogli elettronici fanno di default, notate che l'asse X e' molto diverso, vengono contate le barre, la prima, la seconda, la terza, ecc.. Non e' rappresentato il valore centrale della classe e' la barra non e' larga quanto l'ampiezza di classe.

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  Uno dei primi appunti ad un qualsiasi lavoro o relazione scientifica che puo' essere svolto con facilita', da chiunque, sui grafici. Se non sono coerenti con quanto affermato, se non sono davvero istogrammi, barre, X-Y, viene invalidata tutta l'opera in quanto appare irreparabile la superficialita' e l'incompetenza dell'operatore. Pero' una volta studiati con attenzione tutti i grafici qui esposti, ed altri anche essi usati in statistica, potete voi "divertirvi" a stroncare lavori di grandi parlatori.

  Cio' e' ancora piu' facile se usate un foglio elettronico prodotto da Micromorbido che oltre ad avere vari errori nelle formule produce anche tanti ChartJunk. Magari questo testo vi puo' dissuadere da un uso sconsiderato!

  Ora dopo questa lezione qualche studente/ssa chiede "ma allora cosa usiamo?". La risposta sarebbe "un programma di statistica famoso, meglio se OpenSource", ma se proprio volete usare uno spreadsheet almeno uno, anche lui OpenSource, in cui gli autori ci tengono a quello che scrivono, per esempio Calc di OpenOffice oppure Gnumeric.

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Tutorial

  Pur NON SOSTITUENDO la lezione e pur presentando QUALCHE ERRORE, potete leggere questi tutorial. Per iniziare (o per finire) si puo' leggere (almeno la prima parte) del testo Statistical_Presentation_Graphics.pdf, del Prof. Frank Harrell.

  Putroppo non abbiamo l'audio di questa lezione che vorrei aver scritto io, Effective Displays of Data Need More Attention in Statistics Education.

  Magari puo' esservi utile guardare i vari tutorial sui siti dei principali produttori di software come i seguenti: Statistica oppure StatGraphics o anche KaleidaGraph oppure di Origin. In alcuni casi potete anche scaricare gli immensi manuali d'uso aggiornati che spesso sono piu' esplicativi di un libro di statistica. Una volta a questo link corrispondeva un tutorial su What kind of graph should I use? su circa una dozzina di chart diversi, ed anche potete vedere una descrizione simile qui.

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